Fra qualche settimana, pioggia permettendo, gli asparagi saranno sicuramente un buon motivo in più per andare a Bassano, così come verso maggio i Colli Berici si tingeranno di rosso e allora sarà una festa gustare le meravigliose ciliegie che stannomettendo fiore proprio in questo momento.
Che il turismo gastronomico possa diventare una grande risorsa se ne stanno rendendo conto in tanti. Le stesse pro loco di tutta la provincia, del resto, hanno fatto scuola in tal senso, utilizzando i prodotti tipici del loro territorio per costruirci intorno una festa.
Basti pensare alla festa del baccalà di Thiene, poi imitata in diverse altre realtà, ai bigoli co l´arna di Zanè, ai gnocchi di Trissino. Quasi a voler scandire le stagioni proprio con i piatti che le caratterizzano.
Vogliamo parlare della tradizione casearia del nostro territorio? Basti pensare all´Asiago, che porta nel mondo il nome del nostro Altopiano, ma non vanno dimenticati lo stravecchio di malga, che evoca tempi perduti, oppure il Morlacco del Grappa.
L´arte del salumiere ha trovato con la sopressa un sigillo di qualità, grazie al marchio dop, ma fra i prodotti caratteristici della nostra provincia va indicato anche il prosciutto Berico-Euganeo, a sua volta marchiato dop, e poi la chicca de "l´oco in onto", carne d´oca conservata sotto grasso.
Detto degli asparagi, che si preparano a diventare protagonisti in cucina fino a giugno, con quel mix di fantasia e rispetto per la tradizione, sono molti altri i frutti della natura che, grazie alla creatività dei cuochi, possono portare un tocco in più sulle nostre tavole. È il caso di bruscandoli e "pisacan", dei rampussoli e delle lumache, di quella meraviglia della natura che sono i tartufi. E poi le trote, la selvaggina, per non dimenticare l´olio, il mais Marano, da cui si ricava una polenta dal sapore unico, il pan biscotto cucinato nelò forno a legna. Tutti i sapori che evocano tradizione e genuinità, attorno ai quali creare eventi vincenti.
Fonte Il Giornale di Vicenza, 11 marzo 2012
