Soppressa, polenta, fagioli e un´ombra di rosso. La "merenda" veneta per eccellenza, rivisitata in chiave post - moderna e salutista, vale al bassanese Riccardo Antoniolo l´ingresso nel cast della Prova del cuoco. Ieri, il titolare del ristorante Ottocento Simply food della S.S. Trinità ha vinto in diretta la finale del torneo Caccia al cuoco. Una gara indetta dalla popolare trasmissione di Rai 1 per scovare un nuovo professionista del gusto da inserire nella rosa dei propri chef. Dopo aver superato le eliminatorie e la semifinale, il ristoratore bassanese è di nuovo riuscito a stupire la conduttrice Antonella Clerici e i giudici Nicola Santini, Paola Ricas e Roberta Begossi con una rielaborazione del tipico spuntino vicentino.
In risposta al "baccalà in maschera" presentato dal rivale Augusto Pasini, di Brescia, che ha confezionato degli gnocchi di patate ripieni di baccalà mantecato, Antoniolo ha deliziato la commissione con un "wafer di polenta con salsa di fagioli e soppressa" e una "mousse" di vino merlot. Una rilettura contemporanea e sicuramente originale di uno dei cavalli di battaglia della tradizione gastronomica nostrana. Antoniolo ha preparato il piatto, un "finger food", posizionando su delle cialde croccanti, di polenta di mais di Marano, degli strati di salsa di fagioli con acciughe e una fettina di soppressa e accompagnando questo "tramezzino" con un bicchierino di mousse di merlot. Anche stavolta, quindi, ha saputo valorizzare al meglio le specialità e i sapori della sua terra, mixando tradizione e innovazione e dimostrando di essere in grado di fare una cucina buona e saporita ma allo stesso tempo sana.
«Non vorrei trovarmi nei panni dei giudici oggi - ha commentato Antonella Clerici osservando i piatti dei due concorrenti - Stiamo assistendo davvero ad una bellissima gara: una finale meritata».
Meritata e soprattutto molto combattuta. La giuria non si è espressa unanimemente: la sommelier Begossi ha dato il suo voto a Pasini, Santini ha preferito il piatto di Riccardo. Decisivo alla fine il giudizio di Paola Ricas.
«Ho apprezzato molto l´idea di utilizzare degli ingredienti semplici, quasi scontati, in modo così inusuale - ha commentato l´esperta - e mi ha sorpreso il bicchierino di Merlot».
Grande soddisfazione alla fine per il talentuoso cuoco bassanese, che ora dovrà valutare la bozza di contratto propostagli dalla trasmissione.
«Vedremo cosa succederà - ha commentato Antoniolo - mi piacerebbe poter avere una rubrica in cui parlare di cucina salutista. Ad ogni modo, io amo Bassano e per me è fondamentale promuovere questo territorio».
Fonte Il Giornale di Vicenza, 9 febbraio 2013