Dopo un viaggio di 4 mila chilometri attraverso l´Europa, il baccalà sta per sbarcare a Bassano, dove verrà cucinato, è il caso di dirlo, in tutte le salse e secondo le più diverse ricette. È fissata per domenica la tappa cittadina della "Via Querinissima", la spedizione che la "Confraternita del baccalà alla vicentina" ha promosso quest´estate, in occasione del venticinquennale della sua fondazione, per commemorare l´odissea nordica di Pietro Querini, cui va il merito di aver introdotto lo stoccafisso nelle terre della Serenissima.
«Nel dicembre del 1931 - spiega il presidente del sodalizio Luciano Righi - Querini, diretto con la sua nave a Bruges e ad Anversa, naufragò e fu trasportato dalle correnti verso le isole Lofoten, in Norvegia».
Soccorso dalla popolazione di Rost, il naufrago ben presto si rimise in viaggio per Venezia con i compagni superstiti e con 60 stoccafissi da portare in dono al doge. Il ritorno avvenne via terra, attraverso Norvegia, Svezia, Inghilterra, Belgio, Germania, Svizzera e Austria. Questo stesso itinerario è stato seguito dalla spedizione della Confraternita, che ai primi di agosto ha fatto partire da Rost una Cinquecento gialla su cui sono stati caricati 60 pezzi del delizioso pesce essiccato, destinati a Venezia. Stoccafissi che domenica alle 10 arriveranno a Bassano, dove verrà organizzata per loro un´accoglienza in grande stile.
«Visto che nei secoli passati il baccalà viaggiava anche via fiume - spiega Otello Fabris, membro della confraternita e curatore dell´iniziativa - abbiamo deciso di far scendere il carico lungo il Brenta, nel tratto compreso tra via Pusterla e il porto di Brenta. Lì il pesce verrà rimesso sulla 500 e partirà alla volta di Sandrigo».
Dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 18.30, i Ristoratori bassanesi proporranno ai visitatori delle degustazioni di baccalà cucinato alla maniera norvegese, fiamminga, trentina e vicentina (costo del biglietto 10 euro).
Sabato invece, a partire dalle 9 in via Pusterla, l´associazione degli Zattieri del Brenta si cimenterà nella costruzione di un rado: una zattera multipla a tre elementi.
Fonte Il Giornale di Vicenza