Gli italiani sono sempre più sensibili ad una corretta cultura del cibo, che si traduce nel mangiare sano e vario, privilegiando prodotti semplici e genuini, senza nulla togliere al piacere della buona tavola. In quest´ottica si comprende l´importanza di far conoscere e tutelare le numerosissime specialità locali di cui è ricco il nostro Paese, e Vicenza non fa certo eccezione. Un territorio così vario come quello provinciale è in grado di esprimere gusti, sapori, profumi diversi, che si inseriscono a pieno titolo nella rinomata tradizione culinaria italiana. Tutto nasce da un settore, quello agroalimentare del Vicentino, che si fa apprezzare per un numero considerevole di prodotti: quelli tipici e tradizionali locali, sicuramente, ma non solo, perché l´agroalimentare vicentino sa, in verità, esprimersi su tutta l´ampia gamma della tradizione alimentare italiana. Alcune specialità hanno ottenuto l´ambito riconoscimento europeo delle Dop (Denominazione Origine Tipica) o dell´IGT (Indicazione Geografica Tipica). E poi ci sono i tanti "prodotti agroalimentari tradizionali", quelli i cui metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura sono praticati secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, per un periodo comunque non inferiore a 25 anni. Non bisogna dimenticare infine una grande varietà di ortaggi, che con l´arrivo della primavera tornano ad essere protagonisti sulle nostre tavole in mille ricette di cucina. Tra questi si possono citare specialità De.Co. (Denominazione Comunale della provincia di Vicenza) come il radicchio rosso di Asigliano con il quale è possibile preparare un´ottima torta salata di radicchio su fonduta di Asiago o il risotto al radicchio; il tarassaco di Conco, un vero e proprio toccasana per la salute, ottimo sia fresco che cotto, e la carota bianca di Monticello Conte Otto, che oltre ad essere buona è ricca di minerali, in special modo potassio, fosforo e calcio (fonte: Vicenzagrifood).
Fonte ll Giornale di Vicenza, 30 aprile 2012