«Dobbiamo fare in fretta. La natura sta morendo e ognuno di noi ha il diritto-dovere di pretendere che si cambino i metodi dettati da un consumismo sfrenato, che ha creato africani affamati e occidentali gonfi. Invece di affrontare il problema di come sfamare e educare il mondo, si privatizzano l´acqua e la scuola». Questo il messaggio lanciato dal regista Ermanno Olmi, protagonista della recente Festa delle Erbe organizzata al palazzo Millepini dall´associazione Slow Food dell´Altopiano.
«È finito il tempo della ricchezza facile, delle speculazioni, delle furbate - ha aggiunto Olmi - Ritorniamo all´agricoltura, un ritorno al passato come salvezza del futuro, opponendo all´arroganza del mercato la fatica delle persone genuine». La tutela della terra è stato uno dei temi dell´iniziativa, dedicata alle erbe aromatiche ed officinali ma mirata alla difesa della natura, con protagoniste le popolazioni delle zone rurali e montane. Persone che «sono della natura, nella natura e per la natura», ha detto Ferruccio Valentini, unico residente stabile della valle di Tovel in Trentino, diventato famoso per le sue battaglie a difesa della valle dall´assalto di strade e sentieri.
L´Altopiano è una delle zone con la più alta biodiversità di erbe dell´arco alpino, con circa 1000 tipologie diverse: la riscoperta di questo patrimonio può essere la chiave di volta anche per creare nuove forme di agricoltura a sostegno delle economie locali. Tema che sta alla base anche della scuola di tecniche agricole in via di istituzione ad Asiago. Un corso che ha subito trovato l´appoggio di Carlo Petrini, presidente di Slow Food, anch´egli ospite alla Festa: «Pieno sostegno a un´iniziativa che traccia una nuova strada di agricoltura. Ma attenzione, la scuola deve trasmettere creatività per proporre nuove idee che rispettino la natura».
Al cinema Lux è stato proiettato il documentario di Olmi "Terra Madre", quindi si è svolto il convegno "Ritorniamo alla terra" che ha annoverato tra i relatori coltivatori, rappresentanti di categoria, studiosi, imprenditori del biologico e l´organizzatore della Festa, l´erborista Antonio Cantele.
Fonte Il Giornale di Vicenza, sabato 5 maggio 2012