Acquavite è il termine cui corrispondono vari distillati che prendono più specifico nome a seconda della materia prima: dalla vinaccia, cioè la massa di bucce e vinaccioli residua dalla vinificazione, si ottiene la grappa; dall'uva, pigiata e lasciata fermentare, si ottiene il distillato d'uva; da ciliegie, prugne, mele e quant'altro, trattato analogamente, i distillati di frutta. Il termine grappa è, per legge comunitaria, esclusivo dell'acquavite di vinaccia prodotta in Italia, eventualmente con denominazioni geografiche regionali o locali.
La grappa viene così classificata:
Grappa Giovane, con caratteristiche dovute all'aroma primario della vinaccia di origine.
Grappa Aromatica, ottenuta da vitigni a frutto aromatico, come il Moscato.
Grappa Vecchia o Invecchiata, stagionata in botti di legno per almeno 12 mesi.
Grappa Stravecchia o Riserva, stagionata in botti di legno per almeno un anno e mezzo.
Grappa Aromatizzata, grappa giovane con infusione di piante officinali, frutta, essenze o miele.
Alla base della qualità, due principi generali:
- tanto più fresca, nobile e ancora ricca di umori è la vinaccia, tanto più aromatica ed elegante è la grappa;
- tanto minore è la temperatura di estrazione e controllato il funzionamento dell'impianto, tanto più influente è la mano del mastro distillatore.