Per l'ottenimento del turione bianco viene effettuata la rincalzatura delle zampe, operazione praticata con molta attenzione per non recare danni all'apparato radicale: generalmente si inizia a partire dall'inverno del secondo anno dall'impianto e viene ripetuta per l'intera durata produttiva dell'asparagiaia, utilizzando specifiche attrezzature (vomeri o dischi). Dopo questa operazione vengono predisposti i cumuli con terreno friabile che verrà rincalzato sopra la coltura in atto.
Alla fine della raccolta, per evitare l'eccessivo innalzamento dell'apparato radicale, si procede allo spianamento dei cumuli. Inoltre, nel periodo di completo disseccamento della parte aerea si procede allo sfalcio, all'asportazione e alla bruciatura della stessa. Pratica molto diffusa è la pacciamatura con film plastico che consente di migliorare le condizioni strutturali e fisiche (temperatura e umidità) del suolo, con vantaggi sulla precocità di raccolta, la quantità e qualità dei turioni oltre che per il maggior controllo delle malerbe.
Gli interventi irrigui possono rendersi necessari già dal trapianto delle plantule, se l'andamento pluviometrico estivo non garantisce sufficiente disponibilità idrica del terreno; in questo caso si adottano turni molto stretti con bassi volumi di adacquamento.
Le maggiori richieste idriche si riscontrano in tre epoche: in aprile-maggio, seppur con esigenze generalmente modeste e comunque legate alla piovosità del periodo; in giugno, quando la vegetazione raggiunge i 60-70 cm di altezza con necessità di interventi più consistenti e in luglio-agosto. In condizioni meteoriche normali si rendono generalmente necessari 12 interventi irrigui da praticarsi da metà giugno a settembre.