Si inizia nell'autunno o nell'inverno precedente all'impianto con un'aratura leggera a 30-40 cm seguita da una ripuntatura a 40-50 cm; nel corso di queste lavorazioni viene interrato il letame maturo e concimi fosforici e potassici. Seguono successive erpicature per pareggiare e livellare il terreno; si procede poi con l'apertura di fosse parallele profonde 20-30 cm e larghe 50-70 cm che delimitano strisce di larghezza variabile da 100 a 200 cm dove si accumula il terreno rimosso (sistema classico). La recente evoluzione del metodo d'impianto prevede l'apertura di solchi profondi 15-20 cm nei quali viene disposto il materiale riproduttivo successivamente ricoperto da un leggero strato di terreno.
La profondità dell'impianto influenza il tipo di prodotto e la durata dell'asparagiaia: se ridotta (5-10 cm.), pur favorendo la precocità di raccolta, si produrranno turioni di calibro inferiore e un accorciamento dell'intero ciclo colturale. Pertanto, soprattutto nei terreni sciolti, è opportuno garantire una profondità di 20-25 cm che è possibile ridurre a 15-20 cm in quelli franchi.