Dal Monte Grappa all'altopiano di Asiago, fino alle Piccole Dolomiti, tutta la montagna vicentina porta con sé una grande tradizione gastronomica legata alla selvaggina. Ecco dunque uno dei piatti più tradizionali.
PREPARAZIONE: 15 minuti
COTTURA: 145 minuti
DIFFICOLTA': media
INGREDIENTI (per 6 persone)
600 g di polpa di capriolo
1/2 costa di sedano di Rubbio
1/2 carota
1 cipolla
prezzemolo
alloro
salvia
rosmarino
1 spicchio d'aglio
2 chiodi di garofano
cannella in polvere
pepe in grani
7,5 dl di vino bianco secco
0,8 dl di aceto
20 g di burro
20 g di farina
sale e pepe
Tagliate la polpa di capriolo a cubetti di circa 3-4
cm e metteteli in una ciotola con il sedano, la carota
e la cipolla tritati, prezzemolo, alloro, salvia e
rosmarino legati a mazzetto, uno spicchio d'aglio schiacciato,
una presa di cannella, i chiodi di garofano e qualche
grano di pepe. Bagnate il tutto con il vino e l'aceto, sigillate
con della pellicola trasparente e ponete a macerare per
3 giorni in luogo fresco.
Trascorso questo tempo, sgocciolate la carne e fatela soffriggere
con un filo d'olio in una casseruola, togliendola
dal fuoco solamente quando sarà ben dorata.
In un'altra casseruola versate il liquido e le verdure della
marinata e fatelo restringere a fuoco lento per almeno 20'.
Aggiungete la marinata alla carne rosolata e proseguite
la cottura per circa 2 ore mescolando di tanto in tanto.
Togliete la carne e filtrate il sugo con un colino, aggiungetevi
il burro e la farina e mescolate bene con una frusta
a fuoco vivace in modo da legarlo. Aggiustate di sale, quindi
unite nuovamente la carne amalgamando il tutto.
Questo piatto è ottimo accompagnato da morbida polentina
fumante.