La zona di produzione della Doc Breganze si estende lungo la pedemontana vicentina tra i bacini dei fiumi Astico e Brenta in un territorio in parte collinare (di origine vulcanica) e in parte pianeggiante (di origine morenica) che si è rivelato da sempre ideale alla coltura della vite. E tale vocazione è stata infatti formalizzata fin dal 1968, con l'inserimento di quest'area tra le zone a denominazione di origine controllata.
Capitale di questo comprensorio è Breganze, antico borgo di collina, circondato da splendide ville, suggestive torri colombare, ma soprattutto disegnato attorno a un paesaggio agricolo che ha nelle vigne, così come nei ciliegi e negli ulivi, i suoi protagonisti assoluti.
Protagonista della produzione vinicola locale è il vitigno Vespaiola (dal quale, oltre al vino Vespaiolo, si produce anche il notissimo Torcolato), così denominato perché i suoi piccoli grappoli dal succo zuccherino attirano con facilità api e vespe. Si tratta di un'uva presente in loco almeno dal XVII secolo. Fu infatti solo a seguito delle distruzioni causate dalla filossera, che verso la fine dell'800 si procedette a nuovi impianti che videro l'introduzione di vitigni quali i Pinot Bianco e Nero, i Cabernets e il Merlot che caratterizzano oggi una produzione di livello altissimo.
Ma Breganze è legata a doppio filo, è proprio il caso di dirlo, a un prodotto straordinario, qual è il Torcolato. L'etimologia è controversa, potrebbe derivare dal verbo torcolare, cioè torchiare, come pure da "intorcolare", intrecciare. Ed è proprio l'operazione di intrecciare i grappoli di vespaiola attorno a uno spago, per formare i rossoli che si appendono poi alle travi che caratterizza una delle fasi più importanti nella produzione di questo straordinario passito. Un tempo i torcolati venivano dunque appesi ad appassire in ambienti aerati, mentre oggi è sempre più diffusa la pratica di adagiare l'uva in cassette di legno o plastica dove comunque avviene un lento processo di appassimento. Il risultato in ogni caso è un prodotto che arriva alla spremitura solo a gennaio e che, dopo una lenta fermentazione controllata, dà luogo a un vino da dessert tra i più pregiati e straordinari, tanto che dal 1995 può anch'esso fregiarsi della Doc ed è tutelato da un Consorzio che ne difende e promuove l'unicità.
Consorzio Tutela Vini D.O.C. Breganze
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