STRADA DEI VINI DEI COLLI BERICI
È un gradevolissimo itinerario tra vigne e coltivi lungo la linea d'incontro di piano e collina. Ville e borghi storici forniscono l'alibi culturale per un'escursione enogastronomica da ricordare. I punti di riferimento del tracciato sono Barbarano e Lonigo, le due Città del Vino che fungono rispettivamente come porta di levante e di ponente del comprensorio dei Berici.
Longare
Dalla Riviera si devia per Costozza, borgo antico fitto di preziose architetture, che segna l'inizio della zona di più caratteristica vocazione enologica. Alla piazzetta si affacciano gli spettacolari giardini della villa Da Schio, che s'innalzano a gradoni verso il colle; il complesso è sede di un'azienda vinicola che ha spazi scavati nella viva roccia e un suggestivo punto di ristoro nella ghiacciaia tangente alla strada. Poco discosta, è villa Trento Carli, sede anch'essa di una cantina, e dirimpetto, a completare il giro d'orizzonte artistico, si trova la cosiddetta villa Aeolia. A Longare il Bacchiglione allontana il suo corso dai Colli e suggerisce una digressione alla volta dell'arcigno castello di Montegalda: l'interesse enologico del luogo è dato dalla presenza di una storica distilleria, che produce grappe monovitigno e liquori tradizionali. Proseguendo invece lungo la strada pedecollinare si avanza al cospetto di un anfiteatro di rupi calcaree al centro del quale s'innalza il campanile aguzzo di Lumignano. Il motivo di fermata è doppio: per i buongustai, la precocissima produzione di piselli, un tempo sulla tavola dei Dogi per il 25 aprile, festa di San Marco; per gli sportivi, l'ampia rete escursionistica e una serie di palestre di roccia di rinomanza continentale.
Nanto
La pedecollinare tocca Castegnero, centro di una rinomata produzione di ciliegie, e poi raggiunge Nanto, che ha invece specifica rinomanza per l'olio d'oliva, inquadrato con la menzione Colli Berici nell'ambito della produzione Dop Veneto. Nelle trattorie si gustano specialità impreziosite dal tartufo nero. Il luogo è noto anche per le cave della cosiddetta pietra di Vicenza. Più avanti è Mossano, con l'isolata villa Pigafetta Camerini a dominio di una campagna coltivata a cereali e un calendario ricco di manifestazioni gastronomiche.
Barbarano Vicentino
Superata una cresta si scende verso questa graziosa Città del Vino nel cui profilo spiccano il Palazzo dei Vicari, testimone del rango del luogo ai tempi della Serenissima, e la Parrocchiale barocca, che custodisce belle tele del Maganza e di Palma il Giovane. Suggestiva è anche la settecentesca villa Godi Marinoni, detta il Castello, sorta sui resti dell'antico maniero dei vescovi di Vicenza. Quanto ai vini, siamo nel cuore della zona di produzione del rosso più caratteristico della zona, cui il disciplinare Doc riserva la specifica menzione geografica Barbarano. In loco ha sede anche il consorzio di tutela, cui si rimanda per le indicazioni delle cantine aderenti alla Strada del Vino. Anche qui una storica distilleria.
Noventa Vicentina
La Strada del Vino prosegue per Villaga, dove la segnalazione è per villa Piovene, sede di un'azienda vinicola, e poi si snoda attorno alla Val Liona, dove la sosta è dettata da un'altra azienda storica, nella cornice di villa Dal Ferro Lazzarini, opera del Sanmicheli. La strada tocca poi Sossano, centro di produzione del prosciutto Berico-Euganeo Dop, e poi raggiunge Orgiano, dove la sosta è dettata dalla spettacolare villa Fracanzan Piovene, sede di un suggestivo Museo della vita in villa. A questo punto, invece di puntare direttamente verso Lonigo, si consiglia l'allungo alla volta di Noventa Vicentina, all'estremo meridionale della provincia. La cittadina si apre in una scenografica piazza porticata, al centro della quale s'innalza la sontuosa villa Barbarigo, di fisionomia veneziana; gli appassionati, però, sanno di dover proseguire fino a villa Pojana per ammirare una delle realizzazioni più singolari del Palladio. Quanto alla gastronomia la Bassa si segnala per i piatti legati a due prodotti tipici, il radicchio rosso di Asigliano e la patata Dorata delle Terre Rosse del Guà.
Lonigo
Sul fronte occidentale dei Colli, al confine con Verona, è cittadina di antico rango, prima caposaldo degli scaligeri e in seguito fulcro dei possedimenti dell'influente casata veneziana dei Pisani. Alla loro amministrazione si devono, tra l'altro, il palazzo che fa da sfondo alla piazza centrale, ma soprattutto la cosiddetta Rocca Pisana, suggestiva villa che domina l'abitato, su progetto dello Scamozzi, erede spirituale del Palladio. L'atmosfera è quella di una città industriosa, sede di una plurisecolare Fiera Agricola, oggi Città del Vino che vanta la più grande cantina sociale d'Europa. Tra i prodotti tipici del luogo, il prosciutto Berico-Euganeo Dop e il torrone mandorlato. In località Bagnolo, omaggio ineludibile a villa Pisani, armonioso lavoro del Palladio, nelle cui pertinenze trova spazio un laboratorio per la costruzione di pianoforti gran coda da concerto.
Montecchio Maggiore
La Strada del Vino oltrepassa il tracciato della Padana Superiore e della Serenissima e s'inoltra nella propaggine superiore della zona Doc. Transitando per Montebello, si raggiunge Montecchio Maggiore, che lega il suo nome a due romantici castelli, detti di Romeo e Giulietta a ricordo di Luigi da Porto, che qui compose la novella poi ripresa da William Shakespeare. Visita irrinunciabile a villa Cordellina Lombardi, maestosa dimora allietata da un grande ciclo di affreschi di Giambattista Tiepolo. Sul fronte enologico la zona vede il contatto delle Doc Colli Berici, Gambellara e Lessini. Puntando verso Vicenza per vie interne si toccano i centri pedecollinari di Sovizzo e Creazzo, quest'ultimo assurto a recente notorietà per l'offerta gastronomica legata a un ortaggio d'antica ed esclusiva tradizione, il broccolo fiolaro, delicatezza del primo inverno. Ultima emozione, prima del rientro in città, è rappresentata da villa Zileri, incorniciata da un parco romantico e ben nota agli appassionati della pittura del Tiepolo.